Un successo tecnologico italiano in Giappone promette di aprire vaste potenzialità di mercato su scala internazionale: per la prima volta una palazzina di sette piani costruita interamente in legno ha superato prove anti-sismiche di intensità superiore ai 7 gradi della scala Richter, dimostrando come una tecnologia rispettosa dell'ambiente possa costituire una valida alternativa ai metodi costruttivi tradizionali. L'esperimento è avvenuto ieri a Miki, vicino a Kobe, come punto culminante del Progetto Sofie (Sistema costruttivo Fiemme), nato in collaborazione tra Ivalsa-Cnr e la Provincia autonoma di Trento. Davanti ad alcune centinaia di persone provenienti da mezzo mondo, la "casa tecnologica trentina" è stata sottoposta prima a un'onda sismica pari a quella che nel 1995 distrusse Kobe, poi a un'altra scossa simile a quella che quest'anno ha allarmato il mondo provocando danni al maggiore impianto nucleare del pianeta. Gli applausi sono venuti anche dagli osservatori americani, che stanno portando avanti un progetto parallelo che pero' prevede un test effettivo su una palazzina di sei piani non prima del 2009. I 250 metri cubi di legno della casa trentina sono costituiti da pannelli incrociati secondo il sistema X-lam, sperimentato una decina d'anni fa in Germania ma poi sviluppato e perfezionato in Italia. "Un successo dei nostri ricercatori e tecnici – sottolinea il direttore dell'Ivalsa Ario Ceccotti _ In tema di terremoti i giapponesi sono il punto di riferimento della comunità internazionale: aver superato qui i rigorosi test sismici rappresenta il miglior viatico perche' si aprano opportunità commerciali ovunque". "E' un po' come se fossimo venuti a vendere il ghiaccio agli eschimesi _ afferma Gianluca Salvatori, assessore alla ricerca e innovazione della provincia _ Se nell'edilizia i tempi delle innovazioni costruttive sono molto lenti, ora la conferma della validità dell'uso strutturale del legno rappresenta davvero una grande novità per il mercato". Salvatori chiarisce che nel giro di alcune settimane sarà costituito un consorzio delle sessanta migliori aziende trentine del legno per promuovere questa tecnologia,anche con il marchio e con azioni di marketing, con l'ulteriore obiettivo di istituire un efficace sistema di certificazione. "La Provincia finanzia da 5 anni questo progetto, che ritiene strategico _ conclude Salvatori _ Ma siamo consapevoli che il respiro dell'iniziativa è più vasto: comincia in Trentino, ma finirà per espandersi. Con orizzonte il mondo".
